Cara Ribera,
mio paese natale,
dal tuo altopiano domini la vista del
mare africano e della tua ” Valle del
Verdura “, zona ricca di acqua e di
specifiche produzioni di agrumi e frutti di
ogni genere e in una gola, appollaiato su un
poggio, vi è il
Castello di Poggiodiana, grande
maniero di epoca normanna della famiglia dei
Conti Luna, un grande castello e in origine
un’opera difensiva del territorio
circostante.
Cosa rimane
oggi di questo maniero? Alcuni muraglioni
diroccati, una piccola torre
quadrata e una grande torre circolare, alta
e merlata, tutt’intorno il nulla di niente.
Cosa è stato fatto negli anni per la
valorizzazione dell’opera? Poco o niente,
perché?
A tal
proposito, racconto quello che è successo di
recente:
Un turista italo-americano, originario di
Ribera, decise di andare a visitare il
castello.
Con qualche difficoltà arrivò alla
destinazione, non trovò nessun custode e non
trovò
nulla che potesse dargli qualche
informazione storica, dopo aver visto quello
che è
rimasto della struttura, decise di tornare.
Nel frattempo
il viottolo che porta al maniero si è
sbriciolato, causando la frana di un tratto
e quindi l’impossibilità di transitare. Lo
sfortunato turista ha dovuto chiamare in
aiuto degli amici per poter tornare in
paese.
Questa storia è esattamente il contrario di
come gli organi istituzionali dovrebbero
fare per incentivare il bello, la storia, i
castelli, i siti archeologici e far crescere
la cultura del bello e dell’arte; purtroppo
questo è ancora oggi il brutto risultato
delle nostre realtà.
Oltre al castello, a Ribera è stata scoperta
la necropoli di tombe, alcune a
Tholos, in contrada “Anguilla”, dove
all’interno sono state trovati reperti
storici molto interessanti.
Oggi tanta gente va per visitarla e trova
tutto chiuso e circondato da barriere.
Questo fatto
innesca moltissime polemiche, la gente e i
turisti vogliono la riapertura del sito.
Purtroppo ancora oggi l’area archeologica è
chiusa.
Quale può essere la causa di questa
decisione? Ebbene non è facile credere,
il sito rimane chiuso poiché la
Sovrintendenza di Agrigento e la Regione
Siciliana non sono stati capaci di
deliberare
e di dotare il
sito dei servizi igienici per i visitatori.
Che grande tristezza, abbiamo il petrolio
del bello, dell’arte, della storia e non
siamo capaci ad utilizzarlo!
Spesso sentiamo
che i politici locali parlano di turismo, ma
siamo sicuri che questi
conoscono la materia ?
Cosa pensiamo si possa fare per una
giusta gestione del turismo locale ?
a) Serietà di comportamento,
b) Passione e programmazione degli
interventi sui monumenti storici,
c) Giovani preparati sulla storia dei
monumenti ed in generale sulla Sicilia,
d) Giovani con preparazione multilingue,
e) Gestione manageriale di tutto il
comprensorio, dell’arte e dei siti
f) Fusione del logo Ribera, Agrumi, Frut,
Fragole, Arte, Siti, Musei, Castelli,
g) Enogastronomia, vini di eccellenza,
prodotti del territorio.
Miei cari
concittadini, mi auguro che questo scritto
liberi le vostre. coscienze e si possa
Riflettere, in maniera approfondita, su
quello che potrà essere uno sviluppo di
tutta la comunità Riberese!
Rosario Russo
Un riberese da Pescia